Poesie di Natale






Vespro di Natale

Incappucciati, foschi, a passo lento,
tre banditi ascendevano la strada
deserta e grigia, tra la selva rada
dei sughereti, sotto il ciel d'argento.
Non rumore di mandre o voci, il vento
agitava per l'algida contrada.
Vasto silenzio. In fondo, Monte Spada
ridea bianco nel vespro sonnolento.
O vespro di Natale! Dentro il core
ai banditi piangea la nostalgia
di te, pur senza udirne le campane:
e mesti eran, pensando al buon odore
del porchetto e del vino, e dell'allegria
del ceppo, nelle lor case lontane.

(di Sebastiano Satta - poesia della Sardegna)


Bambino Gesù

Bambino Gesù asciuga le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l'anziano!
Spinge gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di Pace

(di Giovanni Paolo II)



C'era

L'agnello belava dolcemente.
L'asino, tenero, si allietava
in un caldo chiamare.
Il cane latrava
quasi parlando alle stelle.
Mi svegliai... Uscii. Vidi orme
celesti sul terreno
fiorito
come un cielo capovolto.
Un soffio tiepido e soave
velava l'alberata:
la luna andava declinando
in un occaso d'oro e di seta
apersi la stalla per vedere se Egli
era là... C'era...

(di Juan Ramon Jmenez)


E' Natale

E' Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi una mano.

E' Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l'altro.

E' Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E' Natale ogni volta che speri
con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri."

(di Madre Teresa di Calcutta)



E' nato! Alleluia!

E' nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.

Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill'anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.

Da quattromill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
E' nato, è nato il Signore!
E' nato nel nostro paese.

Risplende d'un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E' nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!

(di Guido Gozzano)


E' nato Gesù

Il gregge stanco ansando riposava
sotto le stelle nella notte fonda.
Dormivano i pastori. Il tempo andava.
Qund'ecco una gran luce il cielo inonda.
E' mezzanotte. Ed ecco un dolce canto
suona per l'aria, in armonia gioconda.
Si destano i pastori, al gregge accanto,
e ascoltano: "Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra all'uomo!". O dolce incanto!
E' nato un bimbo tutto luce e amore.
In una stalla, avvolto in pochi veli,
povero è nato e pure é il Re dei cieli.
E dice a tutti: "State cuore a cuore,
come fratelli! Non odiate mai!
L'anima che perdona è come un fiore.
Chi crede in me non perirà mai".

(Ettore Bogno)



Il Mago di Natale

S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

(di Gianni Rodari)



Il Mistero di Natale

La Luce guardò in basso
e vide le Tenebre:
"Là voglio andare"
disse la Luce.

La Pace guardò in basso
e vide la Guerra:
"Là voglio andare"
disse la Pace.

L'Amore guardò in basso
e vide l'Odio:
"Là voglio andare"
disse l'Amore.

Così apparve la Luce
e risplendette.
Così apparve la Pace
e offrì riposo.
Così apparve l'Amore
e portò vita;
questo è il mistero del Natale.

(di Bernice L. Hausman)



Il Pellerossa nel Presepe

Il pellerossa con le piume in testa
e con l'ascia di guerra in pugno stretta,
com'è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l'asinello, e i maghi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via! Toro Seduto:
torna presto di dove sei venuto.
Ma l'indiano non sente. O fa l'indiano.
Se lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua,
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.

(di Gianni Rodari)


Il vecchio Natale

Mentre la neve fa, sopra la siepe,
un bel merletto e la campana suona,
Natale bussa a tutti gli usci e dona
ad ogni bimbo un piccolo presepe.

Ed alle buone mamme reca i forti
virgulti che orneran furtivamente
d'ogni piccola cosa rilucente:
ninnoli, nastri, sfere, ceri attorti...

A tutti il vecchio dalla barba bianca
porta qualcosa, qualche bella cosa.
e cammina e cammina senza posa
e cammina e cammina e non si stanca.

E, dopo avere tanto camminato
nel giorno bianco e nella notte azzurra,
conta le dodici ore che
sussurra la mezzanotte
e dice al mondo: È nato!

(di Marino Moretti)



I Magi

La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.

(di Angiolo Silvio Novaro)


La buona novella

Ascoltate la novella
che portiamo a tutto il mondo:
è di tutte la più bella,
è fiorita dal profondo.
Nella stalla, ecco, ora è nato
un dolcissimo bambino.
La Madonna l'ha posato
sulla paglia: poverino!
Ma dal misero giaciglio
già la luce si diffonde,
già sorride il divin Figlio
ed il cielo gli risponde.
Quel sorriso benedetto
porti gioia ad ogni tetto!

(di Giuseppe Fanciulli)



Lettera a Gesù

Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un pò di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.

(di Mario Lodi)


Lo Zampognaro

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?

"Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d'oro e d'argento".

Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?

"Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso".

Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?

"Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino".

Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;

se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.

(di Gianni Rodari)



Nasce Gesù

Campana piccina
che attandi lassù
intona il tuo canto
che nasce Gesù.
O stella, stellina
che brilli lassù,
ravviva il tuo lume
che passa Gesù
O cuore piccino
che attendi quaggiù
prepara i tuoi doni
che nasce Gesù.

(di Luisa Nason)


Natale

Quest'anno Natale
mi ha fatto un bel dono
un dono speciale.

Mi ha dato allegria
canzoni cantate
in gran compagnia

Mi ha dato pensieri
parole e sorrisi
di amici sinceri

Non voglio più niente
dei vecchi regali:
ad ogni Natale
io voglio la gente.

(di Roberto Piumini)



Natale al Caffè Florian

La nebbia rosa
e l'aria dei freddi vapori
arrugginiti con la sera,
il fischio del battello che sparve
nel largo delle campane.
Un triste davanzale,
Venezia che abbruna le rose
sul grande canale.

Cadute le stelle, cadute le rose
nel vento che porta il natale.

(di Alfonso Gatto - poesia del Veneto)


Natale

Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l'asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v'è pace nel cuore dell'uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c'è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

(di Salvatore Quasimodo)



Sogno di Natale

Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo,
lassù; innanzi a un Presepe,
laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena;
eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori...
E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini,
eran deserte nella rigida notte.
E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie, da questa casa a quella,
per godere della raccolta festa degli altri;
mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:
- Buon Natale -

(di Luigi Pirandello)


Ecco è già Natale

Ecco è già Natale
con le sue suggestioni emotive,
religiose,
quella sua magia,
quella gioia sommessa che s'insinua
per le strade entra
negli angoli più bui,
nelle corsie degli ospedali,
scivola
nei corridoi freddi dei penitenziari
apre la mente e il cuore
alla speranza,
dirada le tenebre della solitudine.
Natale è un momento speciale
è il ricordo
dell'innocenza perduta,
della tenerezza
dell'infanzia ormai lontana.
Magia del presepe
dove si compie ogni anno
il miracolo, si riscopre
una spiritualità nuova, si ritrova
in armonia la propria famiglia,
nessuno degli affetti manca.
Natale è liberarsi dall'immensa
stanchezza della vita,
è tenersi per mano,
è voglia di amare.

(Diana Blancato)



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